venerdì 12 febbraio 2010

Lo strano caso del Palafiera

Nei giorni scorsi, come di consueto, la società ospite della Yoga Volley Forlì ha chiesto la disponibilità del Palafiera (o Palacredito di Romagna) per un allenamento in vista del match, previsto per le ore 18. Un allenamento che si tiene nella mattinata della partita. Sempre la stessa società ha chiesto un ulteriore allenamento per il giorno precedente alla gara. Cosa non fattibile, regolamenti della Lega Pallavolo alla mano. Cosa è successo? Dopo il rifiuto da parte della Yoga Volley Forlì, la società ospite si è indirizzata all'Ente che gestisce il Palafiera. Il quale, senza interpellare nessun rappresentante della Yoga Volley Forlì, ha concesso l'allenamento del sabato, oltretutto in un orario in cui alla Yoga Volley Forlì non è mai stato concesso. Creando un precedente gravissimo. Da ora in poi, infatti, tutte le società ospiti della prima squadra della Romagna saranno legittimate, nel caso in cui la società, stando ai regolamenti, non concede l'allenamento aggiuntivo, a scavalcare la stessa e rivolgersi all'Ente che gestisce il Palafiera per ottenerlo. Se così fosse, sarebbe il primo caso in tutta la serie A1 e A2. Senza dimenticare - ma questa non vuole essere una giustificazione- che la squadra che porta con onore in giro per l'Italia il nome di Forlì è in piena corsa per la salvezza e arriva da due partite in cui non ha raccolto punti. Mentre la squadra ospite è reduce da un periodo positivo. Dunque, concedendo alla squadra ospite un allenamento 'superfluo', permette a loro di allenarsi maggiormente nella vigilia della partita, favorendoli. Sia ben chiaro: non vuole essere una lamentela ma, in genere, non si usano due pesi e due misure. Oltretutto in un periodo in cui la Yoga Volley Forlì può fare qualcosa di grande e rimanere per il sesto anno, il terzo di fila, in serie A1, unico caso in città e in tutta la Romagna. Qualunque sia il risultato del campo, questa non è una critica alla società ospite che, oltretutto, nel match di andata ha avuto atteggiamenti davvero positivi nei confronti della prima squadra della Romagna. Ognuno fa il proprio gioco, come è giusto che sia. Magari la prossima volta chi di dovere si comporterà in maniera diversa. Questa è la speranza di tutti noi, perché, come già detto, si può creare qualcosa di grande. Con l'aiuto di tutti.

s.f.
 
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